COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO CIVIT-FEM
Innovazione viticola: Nermantis, termantis, Valnosia e Charvir targate CIVIT -FEM hanno ottenuto la privativa vegetale comunitaria
Lo scorso 3 giugno è stato conseguito un importante risultato per la viticoltura trentina. L’Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali ha, infatti, formalizzato la propria decisione di concedere il certificato di privativa per ritrovati vegetali in relazione a quattro nuove varietà di vite resistenti alle principali malattie fungine (peronospora ed oidio), frutto della partnership di ricerca e sviluppo tra Fondazione Edmund Mach e Consorzio Innovazione Vite.
Interessate da questo importante riconoscimento a livello europeo sono le varietà ‘Termantis’, ‘Nermantis’, ‘Valnosia’ e ‘Charvir’, selezionate tra i risultati del programma di miglioramento genetico viticolo condotto dall’Unità Genetica e miglioramento genetico della vite del Centro Ricerca e Innovazione di FEM. La protezione così conseguita, valida fino al 2054 in tutti i Paesi dell’Unione Europea, consentirà al CIVIT – contitolare di tali privative vegetali assieme a FEM – di commercializzare in via esclusiva e protetta le relative barbatelle.
Tali varietà, che presentano caratteristiche di interesse per una più elevata sostenibilità in vigneto necessitando di un minor numero di trattamenti chimici per peronospora e oidio, sono infatti iscritte nel Registro nazionale delle varietà di vite da vino dal 2020 e sono quindi già a disposizione dei viticoltori trentini che vorranno coltivarle.
I commenti dei presidenti CIVIT e FEM
Il Presidente di CIVIT, Enrico Giovannini, esprime la propria soddisfazione per il risultato raggiunto: “Un grande traguardo ottenuto grazie alla dedizione di un gruppo interamente trentino. CIVIT, infatti, rappresenta l’unione tra il Consorzio dei vivaisti viticoli trentini e la Fondazione Edmund Mach. Ora possiamo aprirci anche alla promozione e diffusione delle varietà Piwi negli altri stati europei. Abbiamo avuto manifestazioni d’interesse da parte di colleghi francesi e tedeschi. Inoltre, cominciano le collaborazioni anche con i paesi dell’Europa dell’Est.
Il presidente Mirco Maria Franco Cattani spiega che “si tratta di un riconoscimento importante che offre la concreta possibilità di procedere nello sviluppo dei vini PIWI valorizzando, ma soprattutto fruendo, delle peculiarità di questi vitigni che consentono di ridurre in modo significativo l'intervento di salvaguardia delle fitopatie”.
Caratteristiche enologiche delle quattro varietà che hanno ottenuto la privativa europea
Le varietà a bacca rossa Termantis (Incrocio Teroldego x Merzling) e Nermantis (Incrocio Teroldego x Merzling) presentano caratteristiche di buona resistenza nei confronti dei funghi peronospora e oidio, ma presentano anche un buon contenuto in antociani, con livelli di diglucosidi inferiore ai limiti legali ammessi nei vini, e polifenoli totali ed un ottimo rapporto zuccheri-acidi. Dalle loro uve si ottengono vini con buona corposità e consistenza e con un buon contenuto in tannini e aromi a gradevole nota floreale-fruttata.
Le varietà a bacca bianca Charvir, selezionata per le sue caratteristiche di acidità e pH adatte anche alla produzione di vini spumanti, e Valnosia (incrocio con la Nosiola) si caratterizzano per il diverso e complesso contenuto aromatico. Si ottengono vini freschi leggermente aromatici che ricordano le erbe aromatiche con note di frutta secca, di medio corpo e buona sapidità.
Tutte le caratteristiche enologiche sono emerse grazie al lavoro della cantina di microvinificazione eseguito dal Centro Trasferimento Tecnologico.
In allegato le foto delle varietà resistenti CIVIT-FEM