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ALPoll - Pollini in alta quota

Studiare la biodiversità dell’aria attraverso la ricognizione dei pollini presenti in atmosfera in ambiente alpino
Immagine: rif Larcher_Cevedale_campionatore

Lo scorso 8 marzo si è svolta la presentazione online ALPoll – Pollini in alta quota, organizzata dalla Società Alpinisti Tridentini (SAT) durante la quale la dr. Elena Gottardini ha illustrato l'omonimo progetto, realizzato a cura dell’Unità di Ricerca Botanica Ambientale in collaborazione con la Commissione Tutela Ambiente Montano (TAM) della SAT. ALPoll, in particolare, mira a studiare la biodiversità dell’aria andando ad indagare se e quali pollini sono presenti nell’atmosfera in ambiente alpino, e ad identificare e quantificare la componente allergenica.

A tale scopo, nel corso dell’estate 2022 sono stati svolti dei monitoraggi aerobiologici a cadenza settimanale presso quattro rifugi alpini: rifugio Altissimo Damiano Chiesa, rifugio Larcher al Cevedale, rifugio Rosetta, rifugio Val di Fumo.

Le analisi dei campioni sono svolte sia al microscopio ottico, per individuare quanti e quali pollini sono presenti in atmosfera, sia con approcci di biologia molecolare, per ottenere informazioni più specifiche sulla biodiversità vegetale dei campioni.

I primi risultati ottenuti con l’analisi microscopica hanno evidenziato la presenza di polline riconducibile a 35 diversi taxa; oltre l’80% dei pollini campionati appartiene a taxa di interesse allergenico.

In tutti e quattro i siti il polline prevalente è risultato essere quello della famiglia delle Poacee (o Graminacee); questo dato rispecchia la struttura della vegetazione presente in alta quota, prevalentemente erbacea, ed è importante dal punto di vista della salute umana data l’elevata allergenicità di questo polline. Il secondo polline più abbondante, e rilevato presso tutti e quattro i rifugi, è quello delle Urticacee; si tratta anche in questo caso di un polline allergenico appartenente prevalentemente al genere ortica e in minor misura a parietaria (o erba vetriola) dato che quest’ultima cresce a quote decisamente più basse.

Nei siti indagati la presenza di pollini si è concentra prevalentemente nel mese di luglio e nella prima metà di agosto. La seconda metà di agosto e settembre sono invece poveri di pollini aerodispersi, e quindi rappresentano un periodo particolarmente favorevole per chi soffre di allergie.

Grazie alla positiva sinergia che si è creata con SAT e alla disponibilità e collaborazione dei gestori dei rifugi, il progetto proseguirà anche nell’anno in corso. ALPoll verrà ulteriormente valorizzato dall’inserimento di questa linea di ricerca nel progetto Centro Nazionale per la Biodiversità (National Biodiversity Future Centre, NBFC) finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR; MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.4 – D.D. 1034 17/06/2022, CN00000033).

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Data: Lunedì, 13 Marzo 2023