Imbrunimento delle mele, doppio premio per ricercatore FEM
Lorenzo Vittani, giovane ricercatore della FEM che opera presso l’Unità di Genetica e Miglioramento Genetico dei Fruttiferi ha recentemente ottenuto due importanti riconoscimenti scientifici per il lavoro svolto nell’ambito del suo dottorato di ricerca presso il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente di UniTrento incentrato sul fenomeno
del riscaldo superficiale delle mele, una fisiopatia post-raccolta che provoca l’imbrunimento della buccia e può compromettere la qualità del prodotto.
Lo scorso 14 aprile, a Bologna, durante la cerimonia di inaugurazione del 218° Anno Accademico, ha ottenuto la menzione speciale “CAP4AgroInnovation”, conferita dall’Accademia Nazionale di Agricoltura e da Image Line nell’ambito del Premio Filippo Re, grazie a uno studio pubblicato sulla rivista “Frontiers in Plant Science”.
L’8 giugno, il dott. Vittani è stato insignito del Premio Mario Bonsembiante 2025, promosso dall’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e destinato alle migliori tesi di dottorato nel settore agroalimentare e nutrizionale. La cerimonia di premiazione si è svolta durante l’Adunanza Solenne di chiusura dell’ Anno Accademico presso Palazzo Ducale, a Venezia.
L’obiettivo di queste ricerche è fornire al settore agricolo soluzioni concrete per il miglioramento della conservazione dei prodotti ortofrutticoli, contribuendo così ad accrescere la qualità e la sostenibilità delle produzioni alimentari.
Attraverso un approccio integrato basato su analisi genetiche e metaboliche, lo studio sull’imbrunimento delle mele ha indagato i meccanismi alla base dello sviluppo del disturbo e valutato l’efficacia di strategie preventive quali l’impiego di 1-metilciclopropene e la conservazione in atmosfera controllata a basso tenore di ossigeno.
La ricerca è stata condotta su diverse varietà di melo e in differenti condizioni di conservazione, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione post-raccolta e ridurre le perdite nel comparto ortofrutticolo.